Louis Frank Dematteis
Louis (Lou) Frank Dematteis è nato a Palo Alto (California) nel 1948, membro di una famiglia italo-americana di cinque figli, molto orgogliosa delle sue origini. Influenzato dalla fotografia sociale di Jacob Riis e Lewis Hine, dall’esperienza di Dorothea Lange per la Farm Security Administration e dai fotografi della Magnum Photo, in particolare la poetica del “momento decisivo” di Henri Cartier-Bresson, ha iniziato a interessarsi di fotografia subito dopo la laurea in Scienze Politiche, sperimentando durante un viaggio in Italia l’efficacia narrativa dell’immagine.
Dalla metà degli anni Settanta inizia a collaborare con diverse testate internazionali e nel 1985 entra stabilmente nello staff dell’agenzia Reuters New Pictures. Inviato in Centroamerica, Dematteis documenterà per cinque anni i conflitti di quelle regioni, spesso fomentati dagli interventi palesi o occulti che gli Stati Uniti esercitano nello scenario geopolitico mondiale. In Nicaragua, una sua celebre foto del mercenario al soldo della C.I.A. catturato dall’esercito locale diventa la prova del coinvolgimento del governo statunitense nelle pratiche segrete tese a rovesciare gli esiti della rivoluzione sandinista, e gli varrà numerosi riconoscimenti internazionali, inclusa una menzione della World Press Photo e l’inclusione nella selezione delle foto dell’anno del New York Times e della National Press Photographers Association.
Negli anni Novanta Dematteis documenta il Vietnam contemporaneo che si sta aprendo al mondo dopo anni di isolamento, e i devastanti esiti delle trivellazioni petrolifere praticate nell’Amazzonia equadoriana dalla Texaco/Chevron.
A partire dai primi anni 2000 ha iniziato un’attività di cinedocumentarista realizzando nel 2010 il film Crimebuster. Un figlio alla ricerca di suo padre, dedicato alla vita e alla carriera di Louis B. Dematteis, papà di Lou, famoso procuratore distrettuale a Redwood City, pilastro della locale comunità italoamericana. Nel 2022 è uscito il suo secondo documentario Keeper of the fire, dedicato al poeta e attivista Alejandro Murguía.
Ha pubblicato diversi fotolibri: Nicaragua: A Decade of Revolution, nel 1991; A Portrait of Vietnam, nel 1996; Crude Reflections: Oil, Ruin and Resistance in the Amazon Rainforest, nel 2008; Lowriders, nel 2016.
I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo. Sette sue fotografie della serie Lowriders sono state recentemente acquisite dal San Francisco Museum of Modern Art per la propria collezione permanente.
Nell’estate del 2023 la Festa di Cinema del reale e dell’irreale gli ha dedicato una mostra antologica nel castello di Corgliano d’Otranto (LE) (Five From Ore. Cinque paesi, cinque storie).
Vive a San Francisco e attualmente è impegnato nella produzione di documentari di carattere sociale. Anche sua figlia Gabriela è una documentarista di successo a New York.